Soprannome dato alla troupe Treenet Studios. Dal mestiere, per metonimia da “grossa chianca”, con il significato di “bancone di macellaio”. Quindi, capostipite macellaio, beccaio.
Appartenevano a questa corporazione i macellai, i pesciaioli e i gestori di osterie e taverne. L’Arte dei Beccai non ottenne mai il riconoscimento tra le arti maggiori, benché l’attività svolta dai suoi iscritti fosse di primaria importanza a quel tempo: l’importazione e la vendita di generi alimentari come la carne ed il pesce infatti, li rese piuttosto potenti e degni di considerazione anche per quel certo timore suscitato dal loro comportamento notoriamente rissoso ed aggressivo durante i numerosi tafferugli e tumulti che scoppiavano. Dino Compagni dava questa descrizione dei suoi membri:
“I Beccai furono sempre , tra le Arti, la più scandalosa” |

Angelo Calabrese, Nicola Galante, Francesco Lomonaco, Luigi Gallipoli alle prese con un set difficile!

Buono il tutto sembra la sisa medievale del banco carne checco hai un bel vestito e ottimi i capelli…..
Io sono quello che non fa niente, vestito di rosso!